L’Italia si posiziona come il primo Paese europeo nella ristorazione tradizionale, costituendo il 19% dei ristoranti tradizionali a livello globale. La diversità emerge nelle preferenze del target dei consumatori nei diversi contesti internazionali: mentre in generale i ristoranti italiani sono noti per offrire – e quindi essere anche prescelti per – un ottimo rapporto qualità-prezzo un po’ ovunque, nei Paesi asiatici sono più diffusi i locali made in Italy di alto livello.
Nonostante solo il 9% dei ristoranti italiani faccia parte di una catena, il settore delle reti di food brand ha registrato una crescita significativa del 44,4% nel 2022. Questo mentre, nel resto del mondo, le catene del foodservice rappresentano un terzo del mercato totale della ristorazione, con un exploit del 19,4% nel 2022, soprattutto in Nord America.
Il servizio di consegna a domicilio ha conosciuto a sua volta una notevole progressione, passando dal 5% al 19% del mercato tra il 2016 e il 2022, influenzato dagli effetti della pandemia. Anche il comparto parto turistico ha registrato un incremento annuo del 43% tra il 2021 e il 2022, contribuendo in modo significativo agli incassi del settore food.
Record scaccia record
Se c’è una voce che attesta il successo del fatto in Italia a tavola, questa è quella dell’export dei prodotti agroalimentari del Belpaese, che ha infranto l’ennesimo record, superando i 31 miliardi nei primi 6 mesi del 2023, con una crescita del 7,7% rispetto al 2022. Tuttavia, la contraffazione delle denominazioni alimentari di casa nostra continua a causare danni economici, pari, si stima, a 120 miliardi di euro, con il 60% degli italiani che, viaggiando all’estero, si è imbattuto almeno una volta in prodotti made in Italy contraffatti, tra cui formaggi, salumi e vini in testa.
Ecco perché il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste mira a ottenere l’iscrizione della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco, un passo cruciale per rafforzare il marchio Italia nel mondo. La cucina italiana continua a conquistare i palati globali, consolidandosi come un elemento chiave della cultura alimentare mondiale e un settore essenziale per l’economia del Paese.