di M.L.A.
Passaggio di testimone tra due storiche famiglie milanesi: una particolare “staffetta” che ha per oggetto uno dei più noti caffè all’ombra della Madonnina: Pasticceria Cucchi di corso Genova. Aperta dal 1936 dal fondatore Cesare e fino ad oggi gestita dalle figlie Laura e Vittoria, viene ora affidata alla famiglia Monti, gia proprietari del format di ristorazione Giacomo Milano, attraverso la holding Archimido.
Sarà dunque Marco Monti, insieme alle figlie Elena e Giulia, e la moglie Tiziana Bulleri, figlia di Giacomo, a portare avanti la tradizione della Pasticceria Cucchi, per la quale inizia oggi un nuovo capitolo della sua gloriosa storia.
Una storia nella quale si riflettono alcuni momenti topici per Milano lungo i decenni del momento della sua fondazione: aperto come Bar Cucchi nel 1936 (ma stando ad alcuni documenti di licenza se ne potrebbe retrodatare la nascita addirittura a due anni prima, anticipando al nuovo anno alle porte un compleanno a doppia cifra tonda: 90 anni), il locale è uscito indenne dai bombardamenti angloamericani durante la seconda guerra mondiale in cui l’Italia era stata precipitata dal fascismo al potere dal 1922, ha retto alla concorrenza dei caffè chantant, ha testimoniato la ricostruzione e il miracolo economico a cavallo tra anni 50 e 60 del secolo scorso, attraversato gli anni bui del terrorismo e accompagnato il decennio degli yuppies della Milano da bere, passando per Tangentopoli e arrivando a superare il Covid. Già, il virus, che tra i suoi effetti a lungo termine ha lasciato in eredità, per la verità non solo a Milano e in Italia, una strana malattia: la disaffezione verso l’impiego nei pubblici esercizi, per tante ragioni che ora non è il caso di indagare.
Risultato: la scelta di passare il testimone è stata presa avendo la certezza che, dall’alto dell’esperienza del gruppo acquirente, la pasticceria di famiglia è finita in buone mani: i Monti si impegnano a preservare non solo il marchio ma anche il suo stile e i suoi valori.
Laura Cucchi, in una dichiarazione rilasciata a CiboToday, ha evidenziato come la decisione presa porti con sé un misto di rammarico e di sollievo, certa com’è che la nuova proprietà non stravolgerà ma anzi manterrà in vita e valorizzerà l’essenza della Pasticceria.
Il che, in soldoni, si traduce nell’impegno dei Monti di preservare l’identità di caffè e pasticceria dell’insegna, naturalmente apportando nuova linfa vitale e nuove idee per rilanciarla. Detto, fatto: uno dei momenti più importanti della tradizione di Cucchi, l’aperitivo, manterrà la sua centralità, con i classici cocktail cui si affiancheranno però nuove proposte. A venire potenziata e valorizzata sarà invece la pausa pranzo, con piatti caldi e nuove offerte.
Un rilancio che non è escluso possa essere sarà prodromo di uno sviluppo futuro del marchio Pasticceria Cucchi, un simbolo di Milano che, se lo augurano tutti, continuerà a dare lustro all’offerta food&beverage della metropoli che si proietta verso le Olimpiadi del 2026.