Al Moebius di Milano, nel giorno dell’ultima cena lo scorso 6 aprile, una cena da ripetere… all’infinito. Ospite del ristorante aperto nel 2019 dal toscano Lorenzo Querci, dove è di scena la cucina “sperimentale” di chef Enrico Croatti, il giapponese Endo Kazutoshi del ristorante Rotunda di Londra ha dato un saggio – assai pirotecnico – della sua arte ai fornelli.
Risultato: un menu degustazione a 4 mani da grande cucina gourmet, capace di stupire, ammaliare, a tratti persino avvincere quando, ai sapori sorprendenti, fa da prodromo lo spettacolo della loro preparazione direttamente davanti ai clienti.
In una location di 700 mq per 12 metri di altezza in zona Stazione Centrale/Repubblica, ricavato dalla restrutturazione di una vecchia fabbrica tessile c’è tutto lo spazio per una offerta poliedrica: all’ombra di un gigantesco ulivo di 700 anni custodito in una teca di vetro convivono il Tapa-bistrot, l’AmericanBar e il ristorante Sperimentale: 30 posti su una piattaforma dove gustare un menu avanguardista.
E’ qui che lo chef resident riminese, classe 1982, con in curriculum esperienze a Los Angeles (all’Angelini Osteria di Gino Angelini), in Spagna (all’Akelarre con Pedro Subijana, tre stelle Michelin di San Sebastian), in Francia (al Les Terrasses de Lyon del Villa Florentine di Lione) in Italia (al Grand Hotel Miramonti Majestic di Cortina d’Ampezzo) e poi di nuovo Oltralpe (a Lione, con Paul Bocuse a l’Auberge du
Pont de Collonges) ha ospitato il collega che ha portato da Oltremanica il meglio della tradizione culinaria del Sol Levante.
Figlio d’arte (nonno e padre ristoratori con un locale di sushi aperto negli anni ’40 a Yokohama), dopo una “sbandata” per lo judo, Endo è tornato alle origini, con tutta la disciplina appresa sul tatami da portare ai fornelli. Mentre lavorava in un un ristorante omakase di Tokyo infatti, per tre anni il suo unico compito era pulire il pesce e preparare il tè. Tempo perso? Per nulla. Avete presente quando nel film Karate Kid il giovane Daniel capisce che i lavori in apparenza inutili che gli aveva fatto fare il maestro Miyagi erano stati fondamentali per apprendere il karate? Ecco: solo dopo questa in apparenza poco proficua esperienza Endo si è reso conto di quanto aveva imparato guardando gli altri chef al lavoro.
Oggi è guardando lui che si può capire qualcosa dell’arte culinaria nipponica.
Dopo lunghe esperienze in diversi noti ristoranti nella capitale britannica, nel 2019 apre Endo at the Rotunda, 8th Floor The Helios del Television Center di Londra. In sei mesi prende la stella Michelin, cucinando in stile “Omotenashi” per 10 commensali riuniti attorno a un bancone in legno hinoki di 200 anni, sui cui lo chef prepara e serve direttamente fino a 20 portate.
Circo lo stesso numero di avventori che ha deliziato (e divertito) con il suo show cooking al Moebius, tra “addetti ai lavori” e clienti del locale, strapieno nonostante incombesse ormai il weekend pasquale, con l’inevitabile esodo dei milanesi, per quanto ormai ri-equilibrato da una clientela internazionale tornata a visitare la città come se non più del 2019, anno che ha preceduto il drammatico biennio che tutti speriamo di aver archiviato definitivamente.
Basta un’occhiata al menu in calce per rendersi conto delle primizie (e delle leccornie finali…) servite al bancone e in tavola al piano rialzato del Moebius da Endo Kazutoshi e Enrico Croatti, in una sorta di amichevole competizione che ha esaltato davvero quella che viene definita – a volte un po’ frettolosamente – alta cucina, in questo caso nata sull’asse Milano-Londra-Tokyo: ARIGATŌ!