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Musica e solidarietà al ristorante Chez Moi di Milano: nel locale che ha ridato nuova vita al Piano bar, anche durante il brunch domenicale, serata benefica a favore della Onlus “Il Sogno di Iaia” che opera a favore dei bambini malati.


Collocato in via Lazzaro Papi ha aperto a settembre in sordina, ma facendo subito il pienone, il ristorante Chez Moi: un locale da 130 posti dal design accattivante e raffinato, con musica rigorosamente live. Qui, in una atmosfera calda e rilassante, è possibile infatti degustare il meglio dei piatti italiani, elaborati dagli chef Nicolò Briola e Michele Ciambrone (famoso per “lo schiaffo di Cannavacciulo” in un noto programma televisivo), con l’accompagnamento della musica dal vivo, in perfetto stile Piano bar: da mercoledì a sabato si mangia dunque con sottofondo canoro, potendo scegliere, accanto al cibo, anche ottimi drink e in una carta di vini super.

Il padrone di casa

Grande il riscontro già ottenuto da Chez Moi, dove a fare gli onori di casa è Jacopo Autieri, 31 anni, napoletano di nascita e milanese di adozione, socio dell’attività, che spiega: “Offrire un format che permette di passare la serata senza doversi spostare, trovare altri parcheggi, prenotare: a Milano si sta rivelando un modello conviviale e di intrattenimento vincente. Poi piace molto ai nostri clienti l’ambiente, elegante, spettacolare, con marmi e velluti. I lavori di rimodernamento si devono alll’architetto Vincenzo Raimo”.

Jacopo è figlio d’arte: ha ereditato dai genitori, che sono entrambi attivi nel mondo della ristorazione, la passione per il lavoro, una merce sempre più rara, e non solo nel mondo del food, ai nostri giorni. Così giovane infatti, terminati gli studi superiori Jacopo si è subito lanciato nella “trincea del lavoro”, partendo dai gradini più bassi: “Ho fatto il cameriere a Londra, Roma e a Milano da Rossopomodoro. Quindi sempre a Milano ho gestito un locale in via Marghera, e successivamente sono passato a una gestione a Porta Romana. Poi l’apertura di un ristorante Rossopomodoro a Monza, che oggi gestisco insieme al La Pizzeria Nazionale, nel cuore di Brera, in via Palermo”.

Consapevole della responsabilità che successo e benessere portano (o dovrebbero portare con sé), come già in passato anche quest’anno Jacopo Autieri ha ospitato in uno dei suoi locali, nei giorni precedenti il Natale, una iniziativa solidale: il ristorante Chez Moi ha infatti offerto una cena benefica a sostegno della Onlus “Il Sogno di Iaia”. Tutto l’incasso della serata è stato devoluto all’associazione, che in memoria della piccola Iaia, morta nel 2018 per un tumore raro, opera con diversi progetti per donare un sorriso ai bambini con gravi patologie e contribuisce alla ricerca sulle malattie rare pediatriche.

Al centro Jacopo Autieri e Ida Di Natale

Dalla musica dei grandi al sogno di una bambina

Iaia, come i suoi cari chiamavano Ilaria, era una bimba di 4 anni quando le veiene diagnosticato un tumore raro. Iaia sognava di vivere! Così, dopo due anni di cure in Italia, la famiglia la porta negli USA e, attraverso la onlus Il sogno d Iaia, riesce a trovare gli aiuti necessari per sottoporla a costosissime cure mediche. Dopo quattro anni di vita “strappati alla malattia”, la bimba si spegne il 3 giugno 2018 tra le braccia dei suoi amati genitori, che da allora portano avanti l’associazione per continuare a dare speranza ai sogni di tanti altri piccoli malati gravi. Borse di studio all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove si presero cura di Iaia; un libro di favole scritte da Iaia insieme alle sue amiche e al suo fratellino, che si può ricevere con offerta libera; donazione di attrezzature mediche in diversi ospedali italiani; la realizzazione de “Il sogno in una stanza”, che prevede la decorazione delle stanze e degli ambienti pediatrici dell’ospedale bergamasco; il concorso nazionale “Magicamente” dedicato alle scuole in ospedale: sono numerosi i progetti portati avanti da Il sogno di Iaia, secondo il motto “La vita e’ bella, vivila bene!”, ampiamente descritti sul sito https://www.ilsognodiiaia.org/i-nostri-progetti/.

“Lo scorso anno la cena è stata organizzata a favore di Pane quotidiano, perché non potevo ignorare la fila di persone povere, sempre più lunga ogni giorno, per ricevere il dono degli alimenti essenziali”, spiega Autieri. “Poi con la mia amica Ludovica Tella ho conosciuto la Onlus Il sogno di Iaia, e mi sono molto emozionato nel conoscere la storia triste e bellissima, nello stesso tempo, di Iaia e di tutte le cose importanti che la onlus continua a fare per tenere vivo il suo sogno; così ho deciso di contribuire e i nostri partner hanno subito aderito con generosità. Cosa c’è di più importante del sostenere l’infanzia più fragile? Credo che l’imprenditore abbia sempre una responsabilità sociale e per questo deve dare il proprio contributo affinché il mondo sia a misura di essere umano”.

Il presidente della Onlus Il Sogno di Iaia, Ida Di Natale commenta: “Un sincero ringraziamento di cuore a Jacopo Autieri e ai partner di Chez Moi che mettono tanta energia nel darci una mano. Grazie anche a Ludovica, l’anello di questa bellissima catena d’amore, che ci ha fatto conoscere Jacopo, un imprenditore generoso e determinato. Siamo realtà con sede operativa in provincia di Bergamo, a Romano di Lombardia, questo ci rende flessibili nel portare con determinazione aiuto laddove ci viene richiesto o dove scopriamo di poter fare la differenza. Abbiamo diverse formule per realizzare iniziative in ogni campo pur di sostenere la vita, e la qualità della vita, dei piccoli ammalati in Italia e nel mondo, operando per la ricerca, per migliorare l’ospitalità e l’attrezzatura nei reparti ospedalieri, per portare soccorso nelle emergenze”.

La cena offerta da Chez Moi ha visto la partership dei fornitori del locale: Mozzarè Tradizione Campana, Frutteto Casagrande, Rovagnati, Bombay, Enoteca Zacconi, Partesa, Carugate, RsRv.

www.chezmoimilano.com

www.ilsognodiiaia.org

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