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Duemilaventidue da record per Mezzacorona. La cantina trentina chiude l’anno con un fatturato consolidato da oltre 213 milioni di euro, in crescita dell’8,6% sui 196,5 milioni del 2021. E’ l‘export ad aver generato oltre l’80% dei ricavi grazie alle vendite in 69 Paesi del mondo: guidano Stati Uniti e Germania, dove il gruppo è presente, rispettivamente, con le controllate Prestige Wine Imports e Bavaria Wein Import. Seguono poi Olanda, Austria e Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est, Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina) ma anche mercati nuovi come Australia, Israele, Sud America, Caraibi ed Vietnam.N

Nonostante un’annata produttiva 2021 “davvero inclemente a causa dei gravi eventi climatici che hanno condizionato la stagione come il freddo primaverile e le grandinate estive”, si legge in una nota, “il valore del conferimento distribuito ai soci, che alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2022 erano 491, si è attestato a 66,8 milioni. Le rese per ettaro hanno superato i 18mila euro di media, in linea con l’anno precedente.

L’utile netto di gruppo è stato di 1,5 milioni mentre il patrimonio netto consolidato ha raggiunto i 104,6 milioni, in ulteriore rafforzamento rispetto ai 104,2 milioni dell’esercizio precedente.

Mezzacorona ha anche ricevuto la certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (Sqnpi) per la settima volta di fila. Inoltre, a livello di premi e riconoscimenti, il Rotari Flavio Trentodoc ha ottenuto per la nona volta consecutiva i 3 Bicchieri del Gambero Rosso per la Guida 2023, a cui si aggiunge la medaglia d’oro Mundus Vini attribuita a Castel Firmian Pinot Grigio Riserva, i 92 punti assegnati a Rotari Brut da Wine Enthusiast e i 92 punti conferiti al Musivum Pinot Grigio 2016 da parte di Kerin O’Keefe.

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