Dal 20 novembre al 18 dicembre cinque cene stellate per celebrare i 40 anni di Arnolfo a Colle di Val d’Elsa. Splendido padrone di casa lo chef bistellato Gaetano Trovato, che ha invitato alcuni dei suoi allievi – “gli arnolfini” – per celebrare e vivere l’apertura della nuova, suggestiva “casa” del celebre ristorante, e per festeggiare il sogno raggiunto, attorniato da alcune delle persone che questo sogno hanno alimentato e contributo a realizzare dal lontano 1982.
La nuova casa di Arnolfo
Mille metri quadrati di superficie divisa in due sale, una con 8 tavoli e l’altra, divisa dalla prima con opere d’arte mobili con 6 tavoli, per un totale di 40 posti come gli anni della carriera dello chef. Una cantina dal design contemporaneo in grado di accogliere 6.000 etichette con un’area dedicata ad eventi privati a cui si giunge attraverso una scala affacciata sulla libreria di ottone e ferro.
E’ da questa impareggiabile cornice affacciata sulla valle, da dove si può godere di una vista unica sull’intera cittadina medievale, paese natìo dallo scultore e architetto Arnolfo di Cambio, che il cuoco toscano continua a trasmettere – senza reticenze – il suo sapere culinario alle giovani leve. Sono molti i cuochi diventanti “importanti” che si sono fatti le osse alla corte di chef Trovato, deus ex machina in questa nuova, magnifica dimora: uno spazio dove la grande architettura esalta il territorio circostante, dedicato all’alta cucina e alle generazioni future. Non solo: un progetto che raccoglie in sé l’essenza di un intero viaggio, un’esperienza di vita e lavoro, segnata dall’entusiasmo e la creatività di chi è abituato a guardare sempre al futuro.
Tra passato e futuro
“Un luogo innovativo nei contenuti tecnologici ma anche nel pensiero che ne ha suggerito la realizzazione: la volontà di rappresentare a pieno il legame imprescindibile tra l’alta ristorazione, gli uomini e l’ambiente”, spiega Gaetano Trovato. Che, oltre all’arte culinaria, non lesina lezioni di umiltà e stile ai futuri chef: a chi infatti gli augura e profetizza la terza stella, Trovato risponde: “Sarò sincero: le mie stelle siete voi clienti. Sono i vostri attestati di apprezzamento e di affetto il premio che più conta. Beninteso, se arrivano dei riconoscimenti fanno piacere. Ma quelli sono la conseguenza del lavoro, non l’obiettivo”.
Insomma, la filosofia di Arnolfo non cambia, “ma si colora di nuove sfumature”, come ha detto Alice Trovato, figlia di Gaetano e manager del ristorante Arnolfo, in qualità di rappresentante del futuro più prossimo di questa importante realtà italiana dell’alta cucina e dell’ospitalità d’autore.
La cena
In occasione della cena del 27 novembre, hanno cucinato nell’immensa cucina del nuovo Arnolfo insieme a Gaetano Trovato:
Filippo Scapecchi – Terramira (trota del Casentino)
Giulio Gurgugli – Osteria Miranda (Ricciola caffè elatte)
Eugenio Boer – Bu:r di Milano (Il “Mio” Riso)
Daniele Bendanti – Oltre (Tortellini di carne)
Marco Stabile – Ora d’aria (Asteice al The Lapsang)
Gaetano Trovato – Arnolfo (Piccione di Laura Peri)