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È la prima volta dal 2018, quando fu approvata la delibera blocca alberghi. Il Comune di Venezia sta affrontando la vexata queastio degli ampliamenti chiesti da 13 alberghi piccoli e medi che prevedono l’inglobamento dei locali adiacenti: affittacamere, negozi, magazzini e appartamenti turistici. In soldoni si tratta di 2mila 400metri quadrati in più, ma di sole 36 stanze, con buona parte degli spazi che saranno destinati ad arricchire i servizi comuni e aumentare la qualità. Non mancano le critiche e infatti l’opposizione in Consiglio comunale si appresta ad alzare le barricate.
Si tratta nondimeno di un chiaro segnale: il peggio, per il sistema dell’ospitalità veneziano è alle spalle. Dopo due anni orribili, ricompresi tra l’Aqua Granda del 12 novembre 2019 la fine del 2021, sembra alle spalle anche in Laguna. Basta alberghi chiusi e in vendita, adesso il problema è semmai quello di reperire personale. Di fatto, gli investimenti turistici si sono rimessi in moto a Venezia. Nonostante inflazione e guerra in Ucraina.

 

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