Da tempo alla ricerca del modo di sbarcare in Laguna, adesso Four Season entra a Venezia dalla porta principale, attraverso cioè l’acquisizione di una destinazione storica e iconica della Serenissima: l’Hotel Danieli.
Il marchio di hotellerie di proprietà di Bill Gates e del principe Al Waleed bin Talal, 122 alberghi e resort esclusivi ai quattro angoli del globo, ha acqusito il più antico hotel veneziano, aperto ininterrottamente da 200 anni a due passi da Piazza San Marco.
E’ già pronto il masterplan del rinnovato Danieli: realizzata dal designer Pierre-Yves Rochon, la ristrutturazione della struttura terminerà nel 2024 e porterà la dotazione dell’albergo a quota 200 camere. Composto da tre edifici, Palazzo Danieli Excelsior del XX secolo, Palazzo Casa Nuova del XIX (ex sede della tesoreria), e Palazzo Dandolo, in stile gotico veneziano, dove apriva nel 1822 per iniziativa di Giuseppe Dal Niel con con il nome di Albergo Reale, l’hotel veniva subito chiamato da tutti Danieli, dal nome del proprietario.
Un hotel da 500 milioni di euro
La restrutturazione è resa possibile dal finanziamento proveniente dal fondo americano King Street che ha stanziato 30 milioni di euro. Advisor finanziario dell’operazione è Three Star Capital Partners mentre gli aspetti legali sono stati curati da Molinari Agostinelli per King Street e da Baker Mckenzie per Statuto, che aveva rilevato l’hotel nel 2005 da Starwood. Risultato: secondo la società di consulenza Jll che ha svolto le attività di valutazione, a regime la struttura rinnovata avrà un valore di oltre 500 milioni di euro.
Nella gloriosa struttura hanno soggiornato nel tempo molti illustri personaggi: da Goethe a Walt Disney, da Charles Dickens a Steven Spielberg. Era da tempo che i rumors volevano il Danieli nel mirino di Four Season. Completata l’operazione, ora si vocifera di un interesse del gruppo alberghiero per la Puglia. L’inziativa veneziana è infatti solo l’ultimo tassello di una politica di espansione in atto in Italia da parte di Four Season, che ha già messo il suo logo sul San Domenico di Taormina (acquisito nel 2016 per 52,2 milioni, 200mila euro in più che hanno permesso allora di battere la concorrenza dell’emiro del Qatar Al-Thani) e rinnovamento e riaperto il Four Seasons di Milano, entrambi di proprietà del gruppo Statuto.