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Leone d’oro di Venezia ad Assunta Pacifico, proprietaria di A figlia d”o Marenaro di Napoli. Da bambina che passava le ore intere su una cassetta di birra a pulire le cozze nella bottega dei genitori, “da grande” ha reso celebre urbi et orbi la zuppa di cozze, il brodo di polpo, e altri piatti di mare tipici del Golfo.
Il premio Leone d’oro di Venezia dal 1932 è un riconoscimento di grande prestigio, conferito nell’ambito del Gran Premio Internazionale di Venezia 2021 a persone che si sono distinte per l’impegno e la capacità in ambito professionale. Alla consegna del riconoscimento era presente anche Nunzio Scicchitano, marito e compagno di vita dell’imprenditrice napoletana, che con lei, trent’anni fa, ha aperto il ristorante in via Foria.

Dal Golfo alla Laguna

Nella città della Laguna è stata così consacrata una storia di imprenditorialità al femminile, tanto più significativa perché vede protagonista una donna del sud, caratterizzata da sacrificio, coraggio, passione, visione e amore. E non è che l’ultimo premio per l’imprenditrice partenopea: il mese scorso Assunta Pacifico ha ricevuto un’altra onorificenza, “Les Toques Blanches d’Honneur”, premio alla carriera per i cuochi associati Apci. Senza dimenticare l’impegno nel campo della beneficienza: il prossimo 21 dicembre, infatti, a Palazzo Caracciolo si terrà una serata di beneficenza in cui sarà presentato il nuovo calendario Napule è ‘nu regno antico, nu regno ‘e mare, ispirato all’arte di Caravaggio (e in generale al Barocco a Napoli) e dedicato ai mitili, al fine di raccogliere fondi per i bambini del Santobono Pausilipon. Non solo: la figlia d’’o Marenaro, soprannominata dai suoi 130mila follower su Instagram e 454.952 su Facebook la “Regina di Napoli”, ha anche ricevuto un riconoscimento da Coldiretti Campania e Coldiretti Donne Impresa Campania per essere un’imprenditrice esemplare e testimonial regionale dell’iniziativa nazionale “solo dal cuore”, una mobilitazione di solidarietà con la quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno raccogliendo fondi per la costruzione in Africa di un reparto di maternità e di una scuola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan.

Credere nei sogni, belli e buoni

“Abbiamo la fortuna di essere nati a Napoli, una grande città, che ha fatto e fa parlare sempre di sé nel mondo, nel tempo, in tutte le lingue”, ha detto Assunta Pacifico nel ritirare il Leone d’Oro. “Napoli è la nostra prima musa ispiratrice e quindi è anche a lei va questo riconoscimento”. Un premio che l’imprenditrice ha dedicato “anche a tutti i bambini che corrono per i suoi vicoli e sognano un domani migliore, a tutti coloro che studiano – io non l’ho potuto fare -, che si impegnano ad affrontare con sacrificio la vita per sé stessi e la propria famiglia. Al mio compagno di vita, Nunzio, ai miei gioielli, Giuseppe, Carmela e Maria, a tutti coloro che mi vogliono bene e mi vogliono bene così come sono. Al mio sogno ‘A figlia d”o Marenaro, che è un modo di raccontare il nostro territorio e le nostre passioni. Ai sogni belli e buoni, che diventano realtà. Sempre se ci credi”.

 

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