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Vinitaly si fa e conferma la data, dal 19 al 22 aprile, una decisione concertata con le principali associazioni di settore, il presidente della Regione del Veneto e il sindaco di Verona.
«Il settore vino sia svolta positiva per il Paese»: la decisione, frutto anche di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder e del mercato – incluse le principali associazioni di settore –, è stata adottata oggi pomeriggio dal consiglio di amministrazione di Veronafiere.
Una decisione presa con il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia e con il sindaco di Verona, Federico Sboarina.

Ecco perché Vinitaly si fa

«Il mondo del vino italiano già in passato ha dato un segnale positivo di svolta. Veronafiere è convinta che, anche in questa occasione, il settore potrà contribuire alla ripresa della nostra economia e a rilanciare un clima di fiducia nel Paese», sottolinea il direttore generale Giovanni Mantovani.
«Siamo consapevoli delle difficoltà del momento e dell’immagine distorta dell’Italia percepita all’estero, ma siamo persuasi che l’emergenza rientrerà consentendoci di organizzare regolarmente la manifestazione, che rappresenta il traino per il vino italiano nel mondo. Vinitaly si fa» dichiara.

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