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Immersa nel Parco del Ticino, a pochi chilometri da Vigevano, Villa Necchi alla Portalupa, residenza di charme con camere e un bellissimo giardino, ospita al suo interno anche un ristorante gourmet. La proprietà, infatti, dopo aver avviato con successo l’hotel e le aree dedicate agli eventi, ha deciso di impreziosire l’offerta con un ristorante fine dining da 30 coperti, aperto anche agli ospiti che non soggiornano presso la storica dimora appartenuta alla Famiglia Necchi. Sin dall’apertura lo chef del Ristorante Villa Necchi è Antonio Danise. Classe ’84, di origine campana, da 13 anni è trapiantato in Lomellina. A Villa Necchi alla Portalupa si può mangiare à la carte oppure si può scegliere uno dei due percorsi di degustazione creati da Danise: “Lomellina e contaminazioni” e “Ricordi e Territorio”. Il Parco del Ticino è fonte costante di ispirazione per lo chef e in carta non mancano certo i piatti più rappresentativi della cucina tradizionale della Lomellina e dell’Oltrepò Pavese, attualizzati e alleggeriti. Lo chef però è campano e la sua cucina è anche evocazione, ricordo, poetica suggestione dei sapori della sua infanzia, dove il pesce, la pasta e gli ortaggi sono assemblati con la sapienza e la tenerezza di chi, utilizzandoli, compie un ideale ritorno a casa. “Per la creazione dei miei piatti – ha spiegato chef Danise – parto sempre dalle ricette della tradizione campana a cui sono più legato e le reinterpreto utilizzando le materie prime locali, che ho imparato a conoscere e apprezzare da quando mi sono trasferito qui in Lomellina. Mi piace trovare l’equilibrio lavorando su gusti così diversi, come quelli mediterranei e quelli della Lombardia. Il cliente che viene a Villa Necchi vuole rilassarsi, quindi nei miei piatti punto molto sull’immediatezza e la riconoscibilità delle materie prime, così come sulla golosità e l’eleganza. Anche l’estetica del piatto è importante e per questo aspetto la mia formazione in pasticceria è stata fondamentale”.

 

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