Un 2017 difficile – siccità primaverile, temperature elevate tutta l’estate e scarse precipitazioni – lascia spazio a un 2018 che in quanto a pioggia sembra invece promettere bene. Certo a inizio anno è un po’ prematuro fare bilanci, ma qualche considerazione preliminare è concessa. “Negli ultimi 4 mesi, abbiamo avuto la stessa quantità di pioggia dei 12 mesi precedenti”, ha spiegato Matthieu Taunay, Enologo di Monteverro, tenuta adagiata sulle colline fra Capalbio e il Monte Argentario, in quella zona di confine tra la Toscana e il Lazio, nota come Costa d’Argento. “Stiamo piano piano riempiendo le riserve d’acqua grazie a una gestione del suolo consapevole, con una vita biologica e un inerbimento che permettono al suolo di essere poroso e all’ acqua di penetrare in profondità senza creare problemi di erosione”, ha puntualizzato. “Se le precipitazioni faranno registrare ancora 200mm prima di Aprile, verranno recuperate tutte le mancanza dell’anno scorso”. Un andamento meteorologico davvero inaspettato per questa parte della costa toscana poco avvezza a piogge abbondanti.
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