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Il meglio del “made in Campania” alla conquista di Milano: dopo Napoli e Londra, il polo enogastronomico voluto e avviato da Paolo Scudieri, presidente di Eccellenze Campane e già patron del Gruppo Adler, è arrivato a Brera, in via Cusani 1 (angolo via Broletto).

Sviluppato su 800 metri quadri, nel quarto spazio Terra del buono è possibile gustare le specialità della tradizione regionale, tra cui molte denominazioni tutelate conosciute e apprezzate a livello mondiale: dalla classica pizza napoletana alla  mozzarella di bufala Dop prodotta in loco, dalla pasta trafilata alle sfogliatelle calde e al caffè, senza dimenticare numerose prelibatezze della cucina campana acquistabili sul posto. Il tutto in uno store in stile mediterraneo dal design moderno, progettato nel capoluogo lombardo dallo studio di architettura Storage; un concept che, nato a Napoli nel 2014 (dove oggi è presente con due pdv), specie dopo lo sbarco nella capitale britannica nel 2016, strizza sempre più l’occhio al panorama internazionale e metropolitano: “Milano è la capitale europea del cibo e una vetrina a livello mondiale”, ha specificato a tale proposito Paolo Scudieri. “Per questo abbiamo ritenuto indispensabile aprire una sede qui”.

La struttura

Strutturato su due livelli, il locale meneghino prevede al piano inferiore un’area dedicata allo street food con reparto caseificio, friggitoria, braceria, caffetteria e soprattutto pizzeria, dove protagonista è la pizza all’acqua di mare, caratterizzata da un impasto all’acqua marina a lunghissima lievitazione che assicura leggerezza, digeribilità e benessere, preservando il gusto autentico degli ingredienti; al piano superiore invece, sono i cuochi della Trattoria Cetara ad utilizzare materie prime di qualità per creare sapori semplici, rivisitando i piatti della tradizione, in linea con un’idea di cucina naturale e contadina.

Il taglio del nastro

Partner strategico del progetto è il Banco BPM, mentre a tagliare il nastro nel corso di un’affollata opening è stato l’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, che si è fatto per una sera ambasciatore dell’orgoglio campano in una città dove sono innumerevoli gli emigranti di una regione che da decenni contribuiscono, con il lavoro e i portati di una indiscussa creatività, allo sviluppo economico, culturale e sociale.

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