Quanti ricordi e nostalgie dentro questa piccola trattoria nel quartiere di Città Studi, a Milano. A pochi metri, la sede dell’Aeronautica militare, in Piazza Novelli. Ci andavo vent’anni fa quando, direttore di Bargiornale, ne avevo fatto il locale di elezione per esperienze gastronomiche di rara onestà. Piero e Pia, la simpatica coppia che conduce il locale da oltre quarant’anni (qui c’era una vecchia latteria con piccola cucina: Piero rilevò l’attività nel lontano 1972, proveniente con la madre dalla val Tidone), sa accogliere i clienti con quella pacata cortesia d’altri tempi, mettendoli a proprio agio e presentando con semplicità i piatti in menù, senza quegli insopportabili “canti gregoriani” che contraddistinguono tanta ristorazione milanese (e non solo). L’impronta della cucina è piacentina (grandi pancette e coppe, trippa con verdure e fagioli, pisarei e fasò…) ma le divagazioni extra provinciali sono parecchie, a cominciare dalla costoletta alla milanese, eseguita secondo i crismi, per arrivare alle padellate con patate e/o con carciofi che valgono la visita. Nei mesi più freddi (supposto che ancora esistano) provate il gran misto dei bolliti: ne vale la pena. La carta dei vini è attenta e – grazie al cielo – non chilometrica: il merito della selezione, mirata e appuntita, è della figlia dei titolari, Micaela, esperta sommelier che mette le sue conoscenze a disposizione della clientela. I ricarichi sul vino sono intelligenti, così come il conto finale che, per un pasto di tre portate, difficilmente supera i 35 euro. Onore al merito. A.P.S.
Piazzetta Aspari 2, 20129 Milano, Tel 02 718541
© Artù