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jeff martinMilano, novembre 2015. Intervistato dal nostro direttore Alberto P. Schieppati, l’inglese Jeff Martin, responsabile Italia per AHDB, non esita a definire le recenti polemiche sulle carni lavorate “un vero e proprio regalo al sistema mediatico che vive solo di giornalismo scandalistico”. “I media – dice Jeff – hanno distorto le indicazioni dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, che fa capo all’OMS (che, lo ricordiamo, ha inserito le cosiddette carni lavorate nel novero delle produzioni ad alto rischio cancerogeno)”. Secondo l’autorevole esponente dell’organismo britannico che valorizza e tutela la provenienza delle carni (manzo e agnello) provenienti dal Regno Unito, “la carne proveniente da UK è uno degli alimenti più sani del pianeta: pascoli liberi e controllati, alimentazione naturale, capi garantiti da inquinamento”. Il problema, secondo Martin, è un altro: “La vera causa del cancro va cercata negli eccessi e negli abusi, oltre che nell’utilizzo di additici chimici e di conservanti molto presenti nelle carni lavorate. Tutto può essere fotocancerogeno – sottolinea Jeff – particolarmente se consumato in quantità eccessive: se poi aggiungiamo ai prodotti sale, nitriti, nitrati, conservanti, il gioco è fatto”. Dunque, secondo AHDB (che pure nei giorni scorsi aveva sottolineato che nessun tipo di alimento in sé causa il cancro), mettere la carne sullo stesso piano del fumo è assurdo. Inoltre, l’espressione “processed food” si riferisce proprio a quegli alimenti che vengono processati ovvero lavorati in modo errato, privilegiando additici e conservanti di tipo chimico. Dunque, pur nella inevitabile e corretta indicazione dell’OMS, Jeff Martin punta il dito contro la cattiva informazione che, in mancanza di verifica attenta delle fonti, ha “gonfiato” il caso, allo scopo di richiamare l’attenzione su una querelle parzialmente inventata. “Fra l’altro – aggiunge Jeff Martin – la notizia ha avuto eco negativa soprattutto in Italia: nel resto d’Europa ha avuto da subito un netto e deciso ridimensionamento, nel rispetto delle indicazioni scientifiche dell’OMS stesso”. Insomma, le notizie gonfiate (come la carne) hanno le gambe corte e, come prevedibile, dopo il danno creato si smorzano in breve tempo.

© Artù

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