L’azienda trentina ha festeggiato i primi 10 anni nella nuova sede di Nogaredo con un regalo speciale. Tra cene di gala e degustazioni l’occasione si è rivelata un momento importante per sottolineare l’andamento positivo della Distilleria Marzadro che dal 1949 rappresenta un’antica tradizione, parte autentica del territorio trentino distinta per la qualità dei suoi distillati, una realtà solida nonostante la variazioni di mercato e i mutati consumi grazie anche a una spiccata volontà di proporre sempre nuovi progetti legati al mondo dei distillati. L’anniversario per i 10 anni delle nuova sede ha coinciso infatti con la presentazione di una nuova grappa: Anfora 43°, nome evocativo per ricordare l’affinamento nelle anfore di terracotta, novità assoluta nel mondo della distillazione che conferisce morbidezza, gusto rotondo e aroma avvolgente. “Un successo per tutti – ha dichiarato Stefano Marzadro, proprietario e responsabile dell’azienda -. Io e i miei fratelli abbiamo avuto il coraggio di affrontare tutte le sfide, abbiamo acquisito professionalità, siamo migliorati nella produzione lanciando nuovi progetti sul mercato, proprio come Anfora. Tutto ciò seguendo sempre l’evoluzione delle nostre eccellenze come Le Diciotto Lune. In questo percorso si unisce anche la realizzazione dell’imponente struttura architettonica dove ha sede la distilleria, di sicuro un grande impegno di risorse ed energie ma abbiamo avuto ragione, ed è con immensa soddisfazione che oggi siamo considerati come la distilleria più bella d’Italia”. Questa nuova grappa bianca, come sottolinea Alessandro Marzadro, ideatore del progetto, presenta caratteristiche uniche: “Abbiamo utilizzato le anfore, grandi contenitori in terracotta, per lasciare riposare il distillato 10 mesi. Ne nasce una grappa eccezionale, capace di conservare la limpidezza della grappa bianca unita agli aromi e al gusto di una grappa invecchiata, senza però i sentori del legno. Il mercato e i consumatori stanno rivalutando molto la grappa bianca e vogliamo che Anfora si collochi come un importante prodotto sempre nel rispetto delle tradizioni del territorio”. Le anfore utilizzate per l’invecchiamento, ottenute con materiali provenienti da Impruneta e Montelupo, distretto noto fin dall’antichità per la lavorazione e l’artigianato di ceramiche e terracotta, conferma eccellenti risultati: la micro ossigenazione, doppia rispetto a quella che avviene con l’uso della botte in legno, preserva la limpidezza di una grappa giovane, aggiunge eleganza e morbidezza regalando le caratteristiche dell’affinamento senza il classico sapore del legno.
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