Dal 1893 il nome Cecchi evoca una spirito imprenditoriale brillante nel panorama vitivinicolo italiano, un modus operandi capace di guardare al futuro rimanendo sempre ben ancorati alla tradizione del territorio del Chianti Classico, dove si fonda la produzione della famiglia Cecchi, portata avanti oggi dai fratelli Cesare e Andrea (nella foto). Nel pieno rispetto dell’esperienza tramandata e con le idee ben chiare sulle prospettive moderne di nuovi mercati, i due fratelli hanno deciso di acquistare nel 1995 Val delle Rose, una località nel cuore produttivo del Morellino di Scansano: le potenzialità del terreno, la densità “ragionata” degli impianti nonché la costruzione di una nuova cantina dotata della tecnologia più avanzata, han
no permesso alla famiglia Cecchi di produrre Morellino di Scansano, Morellino di Scansano Riserva e il Vermentino “Litorale”. Se al principio si era rivelato necessario sottolineare la forte personalità dei vini prodotti e il legame con il territorio utilizzando come immagine della produzione Val delle Rose lo stemma araldico della città di Scansano, ben presto ci rese conto dell’evoluzione del Morellino di Scansano quale vino più contemporaneo capace di abbinarsi a molte preparazioni gastronomiche. Ne è quindi nato uno studio per stabilire la nuova immagine per rappresentare pienamente il
carattere di tale produzione: la scelta è stata quella di riprendere un’incisione di un’opera di acqueforti del XIX secolo della dea Diana che cavalca un cervo che si protende in vanati, simbolo del futuro, mentre la dea, con lo sguardo all’indietro che segue il suo braccio mentre si avvicina a una rosa, ne rappresenta il passato. L’immagine, elaborata dallo studio grafico Caterina De Renzis Sonnino, è affiancata anche da un nuovo logo dove Val delle Rose appare come un’unica parola. Novità per il 2016 l’introduzione, a partire da gennaio, di un nuovo vino prodotto, un Maremma Toscana Doc a base di Merlot chiamato Aurelio.
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