Sono i numeri a confermare un fenomeno sempre più in voga, ovvero quello di consumare carne ovina a indicazione geografica protetta proveniente dal Galles, prodotto sempre più apprezzato. Le vendite di agnello gallese Igp a livello internazionale hanno raggiunto un valore di 194.741.000 euro nel 2013, registrando un incremento di oltre 8 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Da segnalare le esportazioni di Welsh Lamb verso Danimarca, Svezia e Norvegia. Ma è l’Italia a stabilire un risultato più che positivo, rientrando fra i primi quattro paesi ad acquistare carni rosse dal Galles: meglio fanno solo la Francia e la Germania. “L’Italia conferma l’andamento di mercato dello scorso anno – afferma Jeff Martin, responsabile Italia di HCC Meat Promotion Wales, l’Ente promotore delle carni rosse gallesi -. Un dato che esprime sicuramente la situazione di stallo che il mercato sta vivendo, ma che sottintende un costante apprezzamento del consumatore italiano nei confronti di questo prodotto. Questo ci lascia ben sperare per il futuro: il Welsh Lamb è ormai una carne affermata nei menu degli italiani e contiamo di rafforzare sempre più la nostra presenza, sia nella grande distribuzione, sia nella ristorazione”. A tale proposito proprio in questi giorni sono programmate alcune visite di buyer italiani in Galles, al fine di “toccare con mano” la realtà degli allevamenti e organizzare al meglio importanti accordi commerciali. Occasione della visita sarà il Royal Welsh Agricultural Show, una delle più grandi e significative fiere dell’agroalimentare del Galles e d’Europa, che ogni anno riunisce agricoltori, allevatori di bestiame, operatori dell’industria della carne e appassionati del settore, oltre a diverse migliaia di capi di bestiame, i veri protagonisti dell’intera kermesse gallese.
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