La formula sembra ormai consolidata: per molti chef stellati l’aeroporto si trasforma in uno spazio dove poter sperimentare una cucina dalle mille sfaccettature, dal menu light al classico panino, fino a un servizio impeccabile sempre all’insegna dell’alta qualità, ad un prezzo più che ragionevole. “Spin-off” dei famosi ristoranti stellati, le aperture nei vari aeroporti segnano un ulteriore successo conquistando il palato di passeggeri pronti al decollo o di businessman che sostano in aeroporto per un pranzo o una cena di lavoro. Partiamo da Milano: a Linate lo chef Michelangelo Citino – T-Design Restaurant Cafè alla Triennale di Milano (Gruppo MyChef) – ha inaugurato il Michelangelo e a Orio al Serio (Bg) Chicco Cerea , che con il fratello Bobo dirige Da Vittorio a Brusaporto, ha firmato il ViCook Bistrot (nella foto), nuovo spazio gourmet, due esempi di cui Artù ha dedicato ampio spazio (sfoglia n. 59 a pag.32 e il n. 62 a pag. 64). Gordon Ramsay ha aperto nello scalo londonese di Heathrow il Planet Food e il Plane Pic-Nic, mentre al Terminal 1 dell’aeroporto El Prat di Barcellona merita una sosta, anche veloce, il Porta Gaig Restaurant dello stellato Carles Gaig. Porseguiamo la top ten con il Top Air di Stoccarda e a Malaga il Lamoraga del pluristellato Dani Garcia. Il sorvolo sulle proposte più gourmet ci porta allo scalo di Amsterdam, a Schiphol, dove il Bubbles Seafood & Wine Bar propone, ovviamente, pesce e crostacei freschissimi. L’Altitude dell’aeroporto di Ginevra offre invece i piatti degli chef Gilles Dupont e Thomas Byrne, in collaborazione con Fabien Legon. Oltreoceano il JFK di New York ospita AeroNuova diretto da Mark Ladner e Hong Kong lo chef Lai Wai-Hung delizia i passeggeri all’Hung’s Delicacies.
© Artù