Non passa ormai settimana senza che si svolga un incontro o un focus sull’export del vino italiano. Ieri, 22 gennaio, se ne è tenuto uno particolarmente interessante a Lonigo in provincia di Vicenza, presso la Cantina dei Colli Berici – Gruppo Collis.
“Il Dragone e il Veneto. Le opportunità per il nostro vino in Cina”, promosso da Veneto Agricoltura, è stata l’occasione di presentare una serie i di numeri molto interessanti. Sulle produzioni venete in prima battuta ma anche sul valore dell’export italiano nel suo complesso.
Particolarmente illuminante è stato l’intervento di Maria Teresa Coronella, Direttore regionale Sezione Sistema Statistico. Stando ai numeri presentati relativi all’export verso la Cina, il mercato Italiano è cresciuto negli ultimi anni meno di quanto non ci si sarebbe potuti aspettare. L’Italia, infatti, arriva appena al 6,1% del mercato, contro il 49,8% della Francia, il 14,4% dell’Australia, il 9,3% del Cile e il 7,1 della Spagna (questa ultima in forte e continua ascesa).
Ciò nonostante i numeri del mercato cinese sono sempre impressionanti. Per restare all’esempio Veneto, si stima che la crescita dell’export verso la Cina degli ultimi quattro anni sia stata di oltre il 435%, con un giro di affari complessivo, però, che nel 2012 vale ancora solo 11milioni di euro.
Molto più solido è invece il mercato tedesco che con oltre 320milioni di euro è il Paese che beve più vino veneto al mondo (ma non solo veneto).
Interessanti sono infine le performance di Regno Unito, Svizzera, Svezia e Norvegia che crescono in modo meno vorticoso rispetto alla Cina ma sono tutti mercati già consolidati dove i produttori italiani ottengono sempre ottimi risultati.