“Non è possibile raccontare una Bottega che puoi soltanto vivere”, si legge sulla home page del sito. Effettivamente è vero, la bottega del Vino di Verona è uno di quei locali in cui si deve passare del tempo, possibilmente non poco, seduti a uno dei vecchi autentici tavoli da osteria, in attesa che il tempo passi nel migliore dei modi. Circondati da grandi vini alle pareti e inebriati dall’atmosfera del locale, che vi farà ripiombare in un mondo che resiste solo fra queste mura, vi godrete una esperienza indimenticabile, che vale molto più di una normale parentesi enogastrogourmet. In pieno centro storico di Verona, presa d’assalto durante Vinitaly dagli enoappassionati di tutto il mondo, la Bottega abilmente guidata da Stefano Ganzerle (uno dei più bravi professionisti nello scenario della ristorazione veronese, ma non solo), è un luogo magico, una location miracolosamente sopravvissuta alla generale omologazione della ristorazione verso modelli banalmente prevedibili. La strepitosa proposta dei vini (elencati a centinaia nella grande lavagna dietro al banco), etichette italiane e internazionali, celebri ed emergenti, paludate e innovative (ascoltate sempre i suggerimenti di Stefano: lui è un esperto vero), fa della Bottega del vino (o meglio, Bottega Vini, come si chiama da sempre) la cantina ideale per chi è alla ricerca dell’ eccellenza enologica, targata Verona o resto del mondo fa poca differenza. Qui c’è il meglio e non si corrono rischi. Sono ancora vicini gli anni della conduzione di Severino Barzan, personaggio mitico che aprì persino a New York una “replica” della Bottega e che rappresenta la memoria storica del locale. Oggi l’osteria veronese continua sulla strada tradizionale, proponendo, in un menu di estrema semplicità, una linea di cucina di decisa impronta veronese e veneta in generale: da provare la pasta e fagioli, i bigoli con il ragù d’anatra, il risotto (in carta compare così, ma chiedetelo all’Amarone, o come suggerisce Stefano). Fra i secondi: baccalà alla vicentina con polenta bramata, maialino da latte al forno con patate arrosto, guancia di manzo brasata all’Amarone con purea di patate, agnello della Lessinia arrosto. Fra i dolci: crema di ricotta con mango e crumble, tarte tatin (una delle migliori, al pari di quella della Fontanella, sul lago di Como), le torte al cioccolato…. Chiudete con il caffè di Gianni Frasi (la torrefazione Giamaica è proprio qui, a Verona). La qualità delle materie prime è ottima, perciò sono tre le corone di Re Artù assegnate alla Bottega, i prezzi sono sicuramente adeguati al fatto che ci troviamo in una città d’arte e che il valore dell’offerta è di caratura superiore. Ma Stefano è molto attento al mercato e la sua filosofia (“il rispetto della clientela prima di tutto”) è applicata coerentemente.
Vicolo Scudo di Francia 3 37121 Verona Tel. 045 8004535 www.bottegavini.it
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